Che barba. La solita serata davanti a una scatoletta di tonno e una pila di scartoffie da rivedere. Non sarebbe male se ci fosse un aiutino per darsi la giusta carica. Usate questo come sottofondo e la vostra solitudine acquisterà tutto un altro sapore. Garantito al formaggio.
Siate responsabili e non leggete se non siete maggiorenni. Io l’ho detto.
Mulholland Drive (David Lynch, 2001)
I migliori amori, si sa, nascono per caso. Ma se questo non fosse sempre vero? Se ci fosse un disegno più grande, che comprende misteriosi cowboy, cantanti imbellettate, e fulminee perdite di memoria? Sembrano tutti gli elementi giusti per lasciarsi andare. E così deve aver pensato il nostro David Lynch.
Titanic (James Cameron, 1997)
Però capisco che per qualcuno iniziare così sia un po’ troppo. Facciamo un passo indietro, e partiamo dalle basi. Dall’amore bello che non è litigarello perché poverino, tra poco finisce schiantato contro un iceberg. Ma che riesce a ritagliarsi il tempo di un corteggiamento a tutto tondo, e i retori d’amore medievali avrebbero approvato questa notevole impresa d’amor cortese.
Anche se questa scappatella in carrozza, nella stiva di una nave, … vorrei sapere quanti di voi possono vantarla sul pedigree. Non banale, per nulla banale.
Scary Movie (K. I. Wayans, 2000)
Continuiamo un passo alla volta, e diamo un altro scenario, giusto per prepararvi ad ogni evenienza, della prima notte di passssione con un nuovo partner. Perché questo è ciò che potrebbe capitarvi, soprattutto se la cosa non era stata preannunciata.
Eyes Wide Shut (Stanley Kubrick, 1999)
Per chi di voi è invece già navigato, il passo successivo è partecipare a esclusivi ritrovi di appassionati. Un club dove ti segnano i bollini ad ogni ingresso insomma, come quando vai dal chiosco dei panzerotti con la scusa che ti sei iscritto in palestra. In entrambe le situazioni, statevi accorti: l’infarto è dietro l’angolo.
Luna di fiele (Roman Polanski, 1992)
Arrivati a questa altezza è opportuno chiedersi perché io stia stilando questa classifica. La risposta la potreste trovare qui sotto. Vi faccio del bene.
The Counselor (Ridley Scott, 2013)
Questa è una chicca. Se ve lo siete mai immaginato, fatevi rinchiudere in clinica. Oppure mandatemi un vostro autografo a casa, sarà ugualmente apprezzato.
The Paperboy (Lee Daniels, 2012)

Finiamo con qualcosa di un po’ freudiano, visto che un tono ce lo dobbiamo comunque dare. E poi io sono cresciuta con High School Musical, queste sono soddisfazioni. Pardon.
E come al solito…
Due bonus!
Il primo è la prova di come i cartoni animati siano responsabili di ogni vostra perversione:
Il secondo è la prova che le vostre perversioni fanno ridere:
Enjoy!
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